domenica 31 agosto 2025

 

SIMONA CINA'





Questa elegante fanciulla dolce e bella,

stava versando qualcosa nel suo bicchiere a stella.
Quando qualcuno la urta con grande foga,
cade a terra, poi in acqua e tramortita annega

Nessuno soccorre la giovane smarrita,
credendola morta, le hanno negato vita.
Nessuno ha tentato un gesto, un atto leale,
la credenza di morte è stata colpa fatale.

Ciascuno è responsabile di quel misfatto,
e dell’esser fuggito da un grave contatto
Perché la pensavano priva di vita,
ognuno è colpevole, una colpa infinita.

Da quel momento, dal loro sconforto

Hanno ripulito tutto per darsi conforto.

In quella serata hanno anche consumato,
sostanze che nessuno ha ancora nominato.


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 ROBERTA LANZINO




Quando si percorrono sentieri inesplorati
Le persone in agguato passano inosservati
Quel giorno partito con allegria e gioia
Voleva essere un monito alla noia
Non sapeva di certo il suo destino
Quel mattino in sella al suo motorino

 

Non ha capito bene la dinamica
Quando una Panda tutta sconquassata e frenetica
Ha deciso di superarla e da lì tagliarle la strada
È stato un attimo, una mossa azzardata
Un momento di panico totale
Che ha messo la ragazza in un subbuglio reale

 

Ha cercato di difendersi e reagire
Ma è stata tramortita senza poter fuggire
Erano in due quel giorno maledetto
Due scappati di casa col berretto
Gente di paese ma solo di passaggio
In cerca di riscatto in un assurdo miraggio

 

Ciò che attendevano da tempo
Servirsi di una giovane in un lampo
La targa di quell’auto demolita
messa sugli annali, tramortita
Dopo poco la grande tragedia
coperta da una bugia, con una commedia

 

Il colore di quell’auto: verdolina
Aveva un difetto proprio alla cabina
Viaggiava contro ogni senso logico
Per le strade del paese in modo tragico

I vestiti dei due gettati

Per evitare di essere recuperati

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LUIGI TENCO





Questo ragazzo molto sincero

Non voleva accettare di essere vero

A quell’epoca era di moda come adesso

la musica pagata con il sesso

lui aveva capito il giochetto

che faceva dietro quel quintetto

 

Nessun suicidio lo ha coinvolto quel giorno

se non quello di avere tutt’ intorno

una parvenza di serietà con tanto di vanità

Quel biglietto scritto da lui di getto

riflessione di un momento di sconforto

lo hanno reso testimone del misfatto

 

La scena mostrava più di un difetto,

nel silenzio colpevole di quel quintetto

Un gruppo di organizzatori maledetti

Che lo hanno tradito con gesti ristretti

Dalida sapeva e ha taciuto

Del suo compagno che han reso muto

 

Voleva raccontare di getto la verità

Con unico obbiettivo.. la sincerità

La gente non ha mai saputo

Cosa si celava dietro quel servo muto


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 ANGELA CELENTANO 

AGGIORNAMENTI



Una bambina che doveva restare

Con la famiglia nel lungo andare

È stata rapita da gente senziente

Ben conosciuta dalla gente presente

Hanno minato al bene più grande

per rendere l’affare più esaltante

 Si sono appostati gia consapevoli

Di attendere l’ora con sguardi pregevoli

Nessuno ha mai trovato niente

Perché da tempo era venuto in mente

Di portarla via alla sua famiglia

Per odi e ripicche che il rancore consiglia

 Cercare ancora vi rende impotenti

Verso coloro che vi vuole perdenti

Nelle piazze vive di colori e canti,

occhi curiosi scrutano tra i passanti.

Il vento del sud porta voci lontane,

che parlano al cuore con note umane

La zona predetta ha un nome famoso

(Campeche città fortificata patrimonio UNESCO, famosa per le mura storiche e i colori vivaci. cercate nelle zone di verde rigoglioso

 

Oaxaca – celebre per la cucina tradizionale, l’arte indigena, le feste del Guelaguetza e l’architettura coloniale.

San Cristóbal de las Casas – famosa per il fascino coloniale, i mercati artigianali e la cultura maya.

Palenque – nota per le straordinarie rovine maya immerse nella giungla.

Campeche – città fortificata patrimonio UNESCO, famosa per le mura storiche e i colori vivaci.

Tuxtla Gutiérrez – conosciuta per il Cañón del Sumidero e la musica tradizionale marimba.


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giovedì 31 luglio 2025

 MARIO BIONDO





La figura di lui di bell’aspetto

Ha reso la sua di lei di tipo circospetto(gelosa)

Il loro, un accordo d’amore e di rispetto

che lei aveva frainteso per dispetto

si circondava lei di gente un pò cosi

che lui non sopportava li per li

ma lei sempre suadente e convincente

lo manipolava  irrimediabilmente.

 

Quel giorno in cui è successa la tragedia (30 maggio 2013)

Lei si avventurava in quella commedia

Recitando a memoria un bel copione

Per non apparire come uno spione

La realtà è un’altra, quella vera e senza precedenti

Lei non voleva più tenere tra i denti

Il fatto che Mario fosse coi parenti

Presente e gentile anche coi presenti

 

Lei aveva in mente di fargliela pagare

Per una questione ancora tutta da studiare

E Aveva incaricato un amico in comune

Che ha creato la scenetta senza lune(senza dubbi).

Non doveva finire in quella maniera tragica

Doveva essere solo una ferita cronica

In modo che lui imparasse la lezione

Dicendo  sempre si alla relazione


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VIVIANA PARISI E JOELE MONDELLO




La vicenda alquanto caotica

Ha reso la vicenda come una robotica (un lavoro pesante)

La ragazza fragile e confusa

Dopo l’incidente e con la testa fusa

È scappata dal luogo suddetto

Scavalcando di getto il parapetto

Le persone presenti quel giorno

Hanno guardato tutt’attorno

Non trovando né lei, nè il bambino

Sono corsi a cercarli col cappellino (quello del bambino?)

 

La donna non ha mai pensato alla morte

Neanche quando aveva le lune storte

La loro storia convince poco o niente

Ma di sicuro con un colpo di fendente

Han reso la donna del tutto incosciente

E Il bambino tramortito e dormiente

 

Chi ha ucciso lei e la creatura

Si avvicendava dentro la radura

E quando li ha visti ha cercato di fermarli

Per trovare il modo di radunarli

Facendo con lei un servizio completo

quello che poi lui ha evitato

 

Lei era furiosa e piena di paura

Ha scalciato, urlato e fatto la dura

Poi di colpo e senza usurparla

L’ha resa assente senza deturparla (l’ha uccisa senza violarla)

Quel piccolino ancora addormentato

L’ha preso e l’ha trasportato

Per non farlo urlare l’ha tappato

E li per sempre si è addormentato

 

Quell’uomo di origini straniere

Viaggiava senza le barriere (viaggiava tranquillamente)

Lui vive vicino, non lontano da li

E ha un particolare nel ciglio o giu di li (sopracciglio o vicino alle ciglia)

Si chiama come uno famoso (tipo miguel bose, jose miguel sudamericano)

ma certo non ricco e poco costoso

 


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domenica 20 luglio 2025

 ALESSANDRO VENTURELLI



Quel giorno in cui lui doveva andare

Sotto la spinta di gente di Altare(SV)

Che lo hanno plagiato di netto

Fino a renderlo uno scolaretto

Obbediente e sempre retto

 

Lui non ha avuto il tempo di pensare

E neppure quello di valutare

Chi avrebbe lasciato che lo amava

nella mente proprio non lo sfiorava

 ci hanno messo un anno intero

per renderlo servile come un destriero*

 Oggi è convinto di volere quella vita,

non gli pesa affatto fare la salita (ascesa).

Lo troverete tra le cime innevate,

in un rifugio nascosto sopra Brembate.


*Un destriero era un cavallo da guerra, usato dai cavalieri medievali.

Era prezioso, potente e addestrato al combattimento

Potenza, libertà e fedeltà: il destriero segue il suo cavaliere ovunque


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 CHIARA POGGI AGGIORNAMENTI




Quel luogo apparentemente solo religioso

Ha reso la vita di molti in modo oltraggioso

Per ciò che hanno subito dentro quelle mura

Nel tempo e con le persone senza premura.

 

Hanno visto di tutto quei luoghi perversi

Persino le preghiere con tanto di versi

Recitate a turno durante le messe

Dove ognuno portava le sue promesse

Di fedeltà e di molto altro ancora

Con tanto di inchino e sissignora

 

Luoghi cosi ne troverete ancora

Cercate tra la folla quelli che sinora

Hanno taciuto la verità per terrore

Commettendo nel tempo un grave errore

 

Famiglie che piangono la fine dei loro cari

Sapendo che dietro non c’è stato un loro pari

Ma solo coloro che usavano le loro menti

Per ottenere favori dai relativi eventi

Scatenati dai sacrifici anche umani

da gente senza scrupoli, dei caimani


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 IL MOSTRO DI FIRENZE



Il culto del mostro assassino

Ha accesso un campanellino

Chi è colui cha ha tutto orchestrato

Coinvolgendo in modo preoccupato

Gente di paese senza grandi pretese

Che han reso servizio con le loro imprese?

I giochi di potere da sempre esistiti

han fatto parte di questi banditi

magia e potere fusi insieme

Han reso il tutto blasfeme

Dove gli ordini di grado superiore

Erano parte del grado di onore

 

Millanta oggi ruoli ecclesiastici

Colui coinvolto in quegli incontri orgiastici

Ma poi tutto è stato messo a tacere

Per onore del grande potere

Ma colui che sferzava i colpi fendenti

Non fa parte di quei parenti

Egli si confonde tra gente perbene

Che ha dato aiuto alle masse  terrene (che ha fatto beneficienza)


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domenica 6 luglio 2025

 

WISHWA




Questo ragazzo ancora scomparso

Ha reso la sua fuga un vero sconquasso

Non ha detto niente alla famiglia amata

Per la paura che non fosse capita

la sua non voglia di divenire laureato

Quando nel cuore sentiva solo un boato

Un grido di dolore della sua situazione

Di studente senza acclamazione (senza gioia)

 Non ha ultimato i suoi studi il ragazzo

E ha messo le mani con tanto imbarazzo

Sopra un gruzzolo nascosto in cameretta

Convinto com’era che la sua cosetta

Di fuggire lontano lontano,

fosse la soluzione, per evitare il pantano

dalle sue responsabilità di  figlio prediletto

che non ha mai i suoi genitori, contraddetto.

 Si trova lontano su un’ isoletta

Dove trascorre l’estate con l’amichetta

Che l’aiuta in questo frangente

A non divenire un vero perdente

Ritornerà da solo un bel giorno di agosto

E farete insieme un bel girarrosto


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sabato 5 luglio 2025

 ROBERTA RAGUSA ...LA SUA ANIMA   CI PARLA





Sono e resto perplessa di fronte a cosi tanto darsi da fare

 di fronte ad un delitto che mi ha portata in questo luogo di pace estrema

 che spero comunque di meritare. 

Ho fatto tanto per quella famiglia 

ma non mi trovavo di certo bene con loro, 

facevano sempre tutto come se io non esistessi. 

Non ho mai chiesto niente,

 ma loro mi accusavano di fare la mantenuta. 

 Con mio marito le cose non andavano da tempo, 

ero sempre vessata, non avevo voce in capitolo 

e lui approfittava sempre di quando si discuteva in modo semplice 

per incolparmi di altro o di cose che non dipendevano da me.

Ho cercato in ogni dove le risposte ai miei dubbi, 

interpellando anche sensitive, 

sapevo che mio marito aveva l’amante e non lo nascondeva neppure molto, 

sapevo chi era e ovviamente per il fatto che temevo lui e la sua famiglia, 

cercavo sempre di restare un po' in disparte, cercando altrove una soluzione.

Quella sera mi sono avventurata in auto, 

avevo un appuntamento e ho cercato il modo di far addormentare mio marito, 

il mio incontro doveva essere risolutivo 

per scoprire davvero cosa stava succedendo intorno a me. 

Ho incontrato quell’investigatore, 

che mi stava aiutando nella ricerca della verità. 

Ci siamo incontrati su una strada non molto lontana da casa mia 

e abbiamo parlato, ma all’improvviso qualcuno è arrivato

 e qualcosa è andato storto, io mi sono accasciata e l’investigatore è scappato. 

Il mio corpo è stato messo sotto un marmo, 

non lontano da casa, un cimitero forse, 

non sono in grado di dirlo 

ma di sicuro in un luogo apparentemente Santo.


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venerdì 27 giugno 2025

 SARA SCAZZI AGGIORNAMENTO



La sua angoscia più grande era

Quella di restare senza una chimera (senza un sogno)

Non aveva ancora osservato da vicino

L’uomo che ha coperto il vero assassino

Le donne hanno creato tutto il disastro

E l’uomo l’ha risolta con l’incastro

 

Quel giorno era tutt’intorno gia aria di maretta

La cugina che lei si teneva stretta stretta

Era davvero una sorta di finta sorella

Che sara seguiva come una pecorella

 

Ora, il fatto davvero sconcertante

È stato che lei gelosa del suo amante

Abbia voluto aggredire la piccola sara

Che si era persa come in una gara

Di compiacere quel ragazzo di bell’aspetto

Che non si perdeva di certo al loro cospetto

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 KATALEYA Alvarez Chicllo detta KATA




Kataleya vagava in quel corridoio cantava

Di botto qualcuno l ha presa stringendola stesa

Nessuno ha sentito ciò che è successo

Soltanto il rumore con un suono inverso

(nel linguaggio comune e nel canto, può riferirsi a una direzione di proiezione vocale o a un effetto sonoro prodotto al contrario.)

 La donna d’accordo con l’uomo sommerso

Da un travestimento del tutto perverso.

Ha preso le scale e giù da quella parete

Avvolta com’ era in quel coprirete

(Un coprirete, noto anche come copridoghe, si mette tra la rete del letto e il materasso)

Nessuno ha capito cosa succedeva

Neppure chi non diceva ma vedeva

L’han presa per gioco e per fare un dispetto

A quella famiglia senza alcun rispetto. 

 

La piccola si trova nascosta in zona remota

Lontana da occhi in terra rapita

(un'area che è stata sottratta o presa illegalmente da qualcuno). 

Un luogo lontano dalla città,

ma sempre vicino per la vivacità

Di questo luogo nascosto a est della penisola.

Mettete le ricerche in ordine con la divisa

Cercate il luogo con le cime più alte e trovate

anche quelle Che appaiono appena potate.

Due famiglie sono compromesse nel rapimento

Hanno deciso di collaborare come riempimento

Di una situazione andata per la strada sbagliata.

Di trova in una Grecia isolata

Ma da turismo circondata

E la famiglia suddetta che ha fatto il misfatto

Si trova con lei in questo anfratto

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Nel cuore di Firenze un giorno d’estate,  

una bimba sparì, tra ombre velate.  

Si chiama Kataleya, viso d’amore,  

cinque anni appena, un fiore nel cuore.

Nel vecchio hotel, dove il cielo è vicino,  

giocava serena lungo il corridoio latino.  

Un attimo solo, il tempo di un passo,  

e il mondo cambiò, nel silenzio più basso.

 

Nessuna ripresa, nessun movimento,  

solo scale e sospetti nel vento. 

Una porta di lato, un varco nascosto,  

forse è da lì che il suo sguardo è andato smarrito e tosto.

 

Rapita? Vendetta? Silenzio che pesa,  

tra chi sa e non parla, e chi mente con resa 

Famiglie in lotta, tensioni taciute,  

anime a pezzi, promesse perdute.

 

Qualcuno l’ha vista? Forse in Spagna o altrove?  

O vive nascosta tra nuove alcove? 

La madre la chiama, nel sonno e nel pianto,  

mentre il tempo avanza col passo infranto.

 

Eppure quel viso ritorna ogni sera,  

tra sogni e preghiere, speranza sincera 

kataleya, piccina, se ascolti lassù,  

riporta il tuo raggio al mondo quaggiù.


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