ROBERTA RAGUSA ...LA SUA ANIMA CI PARLA
Sono e resto perplessa di fronte a cosi tanto darsi da fare
di fronte ad un delitto che mi ha portata in questo luogo di pace estrema
che spero comunque di meritare.
Ho fatto tanto per quella famiglia
ma non mi trovavo di certo bene con loro,
facevano sempre tutto come se io non esistessi.
Non ho mai chiesto niente,
ma loro mi accusavano di fare la mantenuta.
Con mio marito le cose non andavano da tempo,
ero sempre vessata, non avevo voce in capitolo
e lui approfittava sempre di quando si discuteva in modo semplice
per incolparmi di altro o di cose che non dipendevano
da me.
Ho cercato in ogni dove le risposte ai miei dubbi,
interpellando anche sensitive,
sapevo che mio marito aveva l’amante e non lo nascondeva neppure molto,
sapevo chi era e ovviamente per il fatto che temevo lui e la sua famiglia,
cercavo sempre di restare un po'
in disparte, cercando altrove una soluzione.
Quella sera mi sono avventurata in auto,
avevo un appuntamento e ho cercato il modo di far addormentare mio marito,
il mio incontro doveva essere risolutivo
per scoprire davvero cosa stava succedendo intorno a me.
Ho incontrato quell’investigatore,
che mi stava aiutando nella ricerca della verità.
Ci siamo incontrati su una strada non molto lontana da casa mia
e abbiamo parlato, ma all’improvviso qualcuno è arrivato
e qualcosa è andato storto, io mi sono accasciata e l’investigatore è scappato.
Il mio corpo è stato messo sotto un marmo,
non lontano da casa, un cimitero forse,
non sono in grado di dirlo
ma di sicuro in un luogo apparentemente Santo.
copyright by cronaca investigativa
Nessun commento:
Posta un commento