VIVIANA PARISI E JOELE MONDELLO
Ha reso la vicenda come una robotica (un lavoro pesante)
La ragazza fragile e confusa
Dopo l’incidente e con la
testa fusa
È scappata dal luogo
suddetto
Scavalcando di getto il
parapetto
Le persone presenti quel
giorno
Hanno guardato tutt’attorno
Non trovando né lei, nè il
bambino
Sono corsi a cercarli col
cappellino (quello del bambino?)
La donna non ha mai pensato
alla morte
Neanche quando aveva le lune
storte
La loro storia convince poco
o niente
Ma di sicuro con un colpo di
fendente
Han reso la donna del tutto
incosciente
E Il bambino tramortito e
dormiente
Chi ha ucciso lei e la
creatura
Si avvicendava dentro la
radura
E quando li ha visti ha
cercato di fermarli
Per trovare il modo di
radunarli
Facendo con lei un servizio
completo
quello che poi lui ha
evitato
Lei era furiosa e piena di paura
Ha scalciato, urlato e fatto
la dura
Poi di colpo e senza
usurparla
L’ha resa assente senza deturparla (l’ha uccisa senza violarla)
Quel piccolino ancora
addormentato
L’ha preso e l’ha
trasportato
Per non farlo urlare l’ha
tappato
E li per sempre si è
addormentato
Quell’uomo di origini straniere
Viaggiava senza le barriere (viaggiava tranquillamente)
Lui vive vicino, non lontano
da li
E ha un particolare nel ciglio o giu di li (sopracciglio o vicino alle ciglia)
Si chiama come uno famoso (tipo miguel bose, jose miguel sudamericano)
ma certo non ricco e poco costoso
copyright by Cronaca Investigativa
Nessun commento:
Posta un commento